Giovedì 26 maggio 2022

Stop alle endotermiche nel 2035

Arriva il primo via libera alla proposta della Commissione Europea di vietare la vendita di auto a combustione interna nel 2035. La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, infatti, ha approvato il pacchetto presentato da Bruxelles per rivedere gli standard di emissione di CO2 da veicoli di nuova immatricolazione. La composizione del voto, però, dimostra ancora una volta come il processo di approvazione dell'intero pacchetto di proposte attraversi un percorso ricco di ostacoli: 46 voti favorevoli, 40 contrari e due astenuti.

IL PIANO DA SEGUIRE

L'associazione UNRAE condivide l'obiettivo della riduzione delle emissioni ma chiede che il Governo indichi chiaramente gli strumenti che saranno adottati.
Secondo l'associazione il piano da seguire sarebbe il seguente:
- infrastrutturazione massiccia;
- incentivi per l'acquisto di veicoli di ultima generazione e per la rottamazione di quelli inquinanti;
- riforma fiscale per liberare le imprese italiane dalla penalizzazione su detraibilità e deducibilità per i veicoli aziendali.
Una strategia che deve arrivare in fretta visto che l'Italia rischia di essere l'unico Paese tra i principali mercati europei a non fare assolutamente nulla.

FORD E VOLVO A FAVORE

Ford e Volvo hanno aderito all'appello inviato all'Unione Europea da un totale di 28 aziende per chiedere la cessazione della vendita di auto e furgoni a combustione interna entro il 2035. Con la richiesta, diverse realtà industriali e finanziarie fanno appello alle istituzioni dell'Unione Europea non solo per garantire che tutti i veicoli di nuova immatricolazione "siano a emissioni zero", ma anche per definire misure per accelerare la diffusione delle infrastrutture di ricarica.
Le aziende firmatarie ritengono che "rimuovere dalla strada i veicoli a combustibili fossili è fondamentale per consentire all'Europa di raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 e per aiutare a evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici sulle persone e sul pianeta".

LE PROSSIME FASI

Ora la proposta sarà esaminata dalla sessione plenaria dello stesso Parlamento, che sarà chiamata a votare tra il 7 e l'8 giugno. Nel caso in cui il regolamento del pacchetto Fit for 55 (che prevede la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% per il 2050) ricevesse un nuovo via libera, verrà presentata la proposta completa all'attenzione dei diversi paesi membri dell'Unione. Ciò avvierà un negoziato che include ulteriori fasi, inclusa una discussione a livello di Consiglio europeo. A ogni modo non sono escluse ulteriori modifiche o colpi di scena durante l'intero iter.

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